STAGE DI ACQUERELLO tradizionale e Sumi-e

Laboratorio artistico di ACQUERELLO diretto dall’artista internazionale Banafsheh Rahmani, laureata all’Università d’Arte e Architettura di Teheran nel corso di Pittura, ha esposto in diverse gallerie europee e partecipato alla Biennale di pittura di Teheran e alla 54a Biennale di Venezia. In Italia dal 2004, (laureata all’Università di Trieste in Storia dell’arte) vive tra Trieste e Vienna. 

In questo stage affronterà il tema dell’atmosfera nel Paesaggio, nelle composizioni floreali (o singoli fiori) ed altri soggetti idonei alla tecnica.   Il termine giapponese “sumi” significa inchiostro nero, “e” invece significa pittura ed indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua.                                                                                        Il vero Sumi-e deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche, come la sobrietà e la spontaneità, caratteristiche queste  che vanno direttamente a colpire la sensibilità dello spettatore.  

Dunque, affinché un dipinto sia “vivo”, tutti i suoi componenti devono essere “vivi”. 

Programma del Laboratorio FIORI:

-breve introduzione della tecnica

-sperimentazione ed esercizi pratici con varie tecniche 

-ricerca delle fonti d’ispirazione e messa in opera

-valutazione e commenti 

Il tema dei FIORI si svilupperà grazie ad una tecnica basata sulla spontaneità dei gesti e del pensiero, senza disegno preparativo o dettagli precisi, come suggerito dai principi della pittura orientale. Saranno la grazia istintiva del gesto nella ricerca di un equilibrio formale e il coinvolgimento, controllo, del corpo a guidare la realizzazione delle opere.

Materiali inclusi

Iscrizioni entro il 1° ottobre  2019

STORIA DELL’ARTE 2019

STORIA DELL’ ARTE /  La trasgressione nell’arte  da Caravaggio alla Abramovic.

Il concetto di Trasgressione nell’Arte  concepito ed espresso con diverse modalità nei vari secoli.

Da  Marina Abramovic, andando a ritroso sino a Caravaggio,  passando per  Francis Bacon,  Edouard Manet, Francisco Goya.

Con proiezioni e commenti.

A cura di: LUCA VERGERIO

6 lezioni/conversazioni

Al lunedì dalle 18 alle 20

dall’11 marzo 2019

CONFERENZE 2008

 

2008 sezione “Le teorie della Scuola del Vedere”: Lo sguardo della filosofia – A cura di:  prof. Giovanni Spizzo
LA PITTURA E IL MALE (ovvero il bello del brutto) Francis Bacon & Lucian Freud un confronto tra arte e vita 1° Incontro:  Mercoledì 30 aprile 08  h 18.30   Il male e il corpo nelle arti figurative: un veloce excursus  attraverso autori quali Michelangelo, Bosch, Bruegel, Cranach, Dürer, Füssli e Goya.   Il legame tra male  morale e male fisico nella raffigurazione del corpo.Manet e Baudelaire: l’irruzione del prosaico e del blasfemo nell’arte.  IL bello del brutto. Le vicissitudini della figura umana nell’arte moderno-contemporanea. La strepitosa esemplarità di Bacon e di Freud.  2° Incontro:  Mercoledì 7 maggio 08   h 18.30    Il maledettismo di Bacon, una simbiosi di arte e vita. Le ascendenze di un autodidatta, ovvero la tradizione alle spalle di un artista unico.  La testa senza volto dell’animale uomo. L’animalità dello spirito e il “tremendum”.L’artista testimone della condizione umana: “guardare lo sfacelo” al di là dei dualismi cielo/terra, salvezza/dannazione. Lo sguardo senza giudizio. Un’analisi di opere esemplari.  3° Incontro: Mercoledì 14 maggio 08  h 18.30    Lucian Freud il nipote di…  L’evoluzione creativa.L’intensificazione della realtà sulla tela, corpi senza vita e pittura vivente.  Un’acuta tensione percettiva tra distacco e straniamento.Goffaggine, tenerezza e spietatezza come cifre di ritratti vertiginosi.  Un’analisi di opere esemplari. Le posizioni radicali di Bacon e Freud nella cultura del Novecento. Sul fare esperienza di un’arte che non lascia vie di uscita.      Leggi tutto “CONFERENZE 2008”

Archivio eventi

 

Pitture & Sculture –Mostra collettiva della Scuola del Vedere
24 giugno – 14 luglio 2005- Sala Comunale d’Arte – piazza dell’Unità d’Italia 4
Mostra collettiva della Scuola del Vedere – Libera Accademia di Belle Arti di Trieste . Intervento critico della prof. Elena Bertocchi e del prof. Vito Sutto.    Alla mostra partecipano tre gruppi di neo artisti seguiti negli anni precedenti dai maestri Marino Cassetti, Roberto Tigelli e la scultrice Laura Modolo. E proprio a Marino Cassetti, pittore di grande talento e già direttore artistico della Scuola del Vedere, si vuole dedicare questa manifestazione anche con l’esposizione inedita di una sua opera su tela.
La rassegna si suddivide in due sezioni, appunto dipinti e sculture in argilla. La prima riguarderà una serie di opere figurative dove la tecnica primeggia sul messaggio ed una serie di dipinti più concettuali dove  emerge piuttosto l’introspezione ed un pensiero più tormentato.
Le sculture invece sono frutto di un attento studio sul modus operandi di alcuni grandi scultori del Novecento e, a parte le composizioni dei solidi geometrici,  ognuna è di fatto una copia di un’opera di alcuni maestri del passato, quali Picasso, Moore, Martini e Giacometti.
Con questa rassegna l’istituzione triestina intende offrire una piccola ma significativa panoramica sulle possibilità di esprimersi artisticamente a seguito di varie sessioni di studio nell’ambito di Laboratori  diretti da artisti esperti che hanno saputo trasmettere le loro conoscenze senza prevaricare ma facendo attenzione a far emergere le migliori peculiarità di ogni partecipante.
La Scuola del Vedere, dopo la scomparsa del proprio fondatore – il critico e pittore Luigi Danelutti – è diretta da un decennio da Donatella Surian,  curatrice anche di questa manifestazione. 

Alla rassegna partecipano: Alojze Jurca, Giancarlo Lo Cuomo, Anna Kobal, Giuliana Martinz, Milena Miculan, Annamaria Mitri, Franca Montini, Alberto Simonit e Luciana Viscardi.

La mostra è rimasta allestita dall 25 giugno al 14 luglio 2005.